Realizzando un sogno nel cassetto abbiamo raggiunto la tanto decantata Sydney ed infine visitato la capitale, Canberra, tra canguri ed abbracci con vecchi amici.
Dove abbiamo dormito
Cosa abbiamo visitato
Diario di viaggio
Dormire: dove siamo stati
Couchsurfing a Sydney
Dickson Backpackers PTY – Canberra
Indirizzo: 1/4-14 Woolley St, Dickson ACT 2602, Canberra
Prezzo: 32,50 AU$ a notte per persona (22,50 €) in dormitorio, colazione inclusa (Settembre 2016)
Visitare: i nostri consigli
- Sydney: sfruttare il sole di Bronte e Bondi Beach, day trip alla riserva naturale delle Blue Mountains e l’immancabile Opera house.
- Canberra: visitare gratuitamente il parlamento ed una passeggiata sulla collina “mount Ainslie”.
Diario di viaggio
Giorno 145
Ore 7.00 am, Central Station, Sydney, New South Wales. Il brulicare della stazione con i suoi altoparlanti e viaggiatori che arrivano, vanno, si incontrano e si salutano ci risveglia. La nostra destinazione è Bronte Beach, dove abitano due amici, Alessandro e Josephine, che gentilmente ci ospiteranno in questi giorni (grazie grazie :D).
In stazione compriamo la Opal Card, la tessera dei mezzi pubblici di Sydney, che è gratuita e concede sconti sulle tratte (molto importante visto l’elevato costo dei trasporti qui). Dopo aver preso un treno ed un bus siamo a Bronte Beach, davvero poco lontano dal centro di Sydney: è tranquillo, ma soprattutto si affaccia sul mare ed offre spiagge molto belle.
Una camminata lungo la costa conduce a Bondi Beach verso nord ed a Coogee Beach verso sud. Sono 5 km sia da un lato che dall’altro e noi decidiamo di fare il primo tratto che porta a Bondi Beach, sparandoci così i nostri 10 km quotidiani, sotto un sole cocente. Tuttavia la camminata è molto piacevole, in tanti vi praticano jogging.
A Bondi Beach facciamo una piccola spesa e subito realizziamo di essere capitati in una città decisamente cara (per fare un esempio peperoni e pomodori vengono venduti quasi a 1 dollaro cadauno!). Ceniamo a casa tutti assieme con menù italiano ed un buon Chianti d’importazione (buoni i vini australiani della Barossa Valley, ma di fronte a un Chianti non c’è paragone).
Giorno 146
Il secondo giorno a Sydney non può che portarci al suo monumento più famoso: l’Opera House, il nostro terzo sogno da realizzare in Australia dopo i canguri e le balene. Il cielo è un po’ nuvoloso, ma confidiamo in un miglioramento.
Da Bronte Beach prendiamo il bus nr 440 e scendiamo alla fermata di Martin Place. Da qui percorriamo a piedi gli 800 metri che portano al Circular Quay, la piattaforma dove è installata l’Opera House. Lungo questo breve tragitto abbiamo modo di scoprire un po’ il centro cittadino, costituito da palazzi alti e larghi viali affollati.
La moltitudine di gente che percorre queste vie vestita in abiti da lavoro ci riporta brevemente a Milano, ma qui l’atmosfera è molto più tranquilla, meno grigia e ne abbiamo una buona impressione. Prima di raggiungere l’Opera attraversiamo il Macquarie Place Park, inondato di verde e con numerosi Ibis ed infine, siamo davanti al simbolo di Sydney.
L’emozione di trovarci qui è grandissima, non tanto per la sua bellezza o architettura, ma perché per noi rappresenta davvero l’altra parte del mondo: una terra misteriosa e ricca di stranezze, simboleggia un lungo viaggio ed un avvenimento indelebile nelle nostre vite.
Ecco cosa ha voluto dire per noi arrivare davanti all’Opera House di Sydney, una meta nella meta. Con nostro stupore non è un monumento preso d’assalto dai turisti (sarà anche che siamo a metà settimana), ma per lo più è frequentato da lavoratori in pausa pranzo che con shorts e visiera ne approfittano per fare una corsetta con vista (ma quanto corrono in Australia??).
Noi, invece, prendiamo uno dei numerosi traghetti che da Circular Quay raggiungono Watson Bay, compiendo un giro quasi completo intorno all’Opera, ottimo per scattare tante foto. Il biglietto di andata e ritorno costa la bellezza di 13 AUD, 9,00 Euro (help!).
Un’altra suggestiva vista del monumento e della baia si ottengono guardando dal Sydney Harbour Bridge, il ponte di ferro a sinistra del Circular Quay. Ma ragazzi, salirci costa niente meno che 300 AUD a persona, cioè 207 Euro: un salasso!!
Ritornati “a terra” girovaghiamo per il centro, dove troviamo la sede della multinazionale per cui era impiegato Tito prima di partire. Magari ci fa un pensierino… ;D
Giorno 147
La meta di oggi sono le Blue Mountains, un parco naturale enorme (1432 kmq), situato a 130 km da Sydney, dove è possibile trascorrere più giorni tra camminate e campeggio. Il suo nome deriva dalla colorazione bluastra delle piante di eucalipto che popolano le sue montagne.
Altre attrazioni sono le particolari formazioni rocciose e la numerosa e variegata fauna locale (purtroppo nessun koala, nonostante l’eucalipto…). L’ingresso è meravigliosamente gratuito.
Dalla Central Station di Sydney prendiamo un treno diretto a Katoomba, dove scendiamo per salire su un bus che ci accompagna fino all’entrata del parco. Durata totale del tragitto 2,30 h per un costo complessivo di 7 AUD, 4,80 Euro, a persona. (sicuramente inferiore ai prezzi di agenzia).
L’entrata è affollatissima da turisti e già dal piazzale principale la vista è sorprendente: siamo di fronte ad un canyon popolato da alberi che all’orizzonte formano davvero una foschia blu! Come abbiamo imparato a dire qui: amazing!!
Sulla nostra sinistra si stagliano le “3 sisters”, ovvero tre rocce con la stessa forma a punta, data dall’erosione di pioggia e vento. Attraverso un breve sentiero le si possono ammirare da più vicino, ma occhio agli scalini ripidi!
Dal piazzale partono altri percorsi che permettono di esplorare tutto il parco: dai monti alle valli, alcuni addirittura riservati solo ad esperti di trekking e ciclismo. Noi scegliamo un sentiero che dalla destra del piazzale conduce a delle cascate, chiamate Henry Cliff. Si attraversa poi una foresta pluviale per raggiungere il punto finale in una vallata denominata Scenic World, da cui potremo prendere il bus per il ritorno.
La camminata dura un paio d’ore, è facile e piacevole, anche se il sentiero è piuttosto fangoso. Le viste sulle vallate sono a dir poco spettacolari e quasi paradisiache, condite dal volo maestoso e dal verso insolito di numerosi kakatoa ed altre varietà di pappagalli.
Rientriamo con il bus delle 15.00 ed al nostro arrivo a Sydney scopriamo che le sorprese non sono ancora finite: Ale e Josie hanno deciso di invitarci fuori a cena, in una pizzeria italiana! Che gentili e che idea super!!
Il posto è la pizzeria Catania a Bondi Junction, dove tutto il personale è italiano ed anche i prodotti provengono dal Bel Paese: rucola, mozzarella, grana, prosciutto crudo, birra Menabrea… potremmo non andarcene più da qui! =P Grazie ragazzi!
Giorno 148
Salutiamo temporaneamente Sydney, dove faremo ritorno tra un paio di giorni per prendere il volo che ci condurrà in Nuova Zelanda. L’ultimo week end australiano lo passeremo a Canberra, nonostante parecchi ce lo abbiano sconsigliato (la città non ha un granché da offrire ed è capitale solo per porre fine al contenzioso tra Sydney e Melbourne. Tra i due litiganti…).
A Canberra tuttavia ci sono altri amici che ci aspettano, e questo vale più di mille attrattive. Da Sydney a Canberra viaggiamo in bus, il biglietto costa 150 AUD a/r per due persone (104 Euro) con partenza alle 8.00 di mattina e arrivo alle 11.30.
Alla stazione degli autobus di Canberra troviamo Ella che è venuta a prenderci in macchina. Ella è australiana, di Melbourne, vive e lavora a Canberra con Shaun, il suo compagno irlandese. Ci accompagna all’ostello dove alloggeremo, che è grande e semivuoto, al punto da permetterci di avere una stanza da 7 letti solo per noi. Anche la cucina è immensa e ben attrezzata, con tanto di lavastoviglie.
Nel pomeriggio, assieme ad Ella e Shaun visitiamo la National Art Gallery, che ospita opere di artisti neozelandesi, australiani ed ha una sala interamente dedicata all’arte maori. Troviamo invece chiusa la sala delle fotografie, sfortunatamente.
La seconda tappa è la Parliament House of Australia, ovvero il Parlamento, visita immancabile in una capitale. Come abbiamo già notato più volte in questo Paese, le sedi governative sono facilmente accessibili a turisti e visitatori ed anche il Parlamento non fa eccezione. L’ingresso è gratuito ed in alcuni orari si può usufruire di un tour guidato sempre a costo zero.
Poiché non sono in corso consultazioni o votazioni, abbiamo il permesso di accedere anche alla sala dei deputati ed a quella dei senatori. Nonostante siano vuote fanno un certo effetto per la loro importanza.
Infine, in un altro grande salone è custodita in modo permanente dal 1957 la “Big Picture”, un quadro di grandi dimensioni (305 cm x 510 cm) di cui gli australiani sembrano andare molto fieri. Il dipinto raffigura infatti la proclamazione del primo Parlamento australiano, avvenuta il 9 maggio 1901. L’autore, Tom Roberts, ha impiegato ben tre anni per portarlo a termine, raffigurando con precisione i volti dei politici di allora presenti alla cerimonia.
Terminiamo la nostra visita di Canberra in un hotel il cui bar offre una bella vista panoramica sulla città, dove poter gustare un buon aperitivo con del vino locale. Siccome è sabato trascorriamo la serata al pub dove lavora Shaun, un birrificio irlandese (praticamente l’unico in città) con ottime birre artigianali che vanno dagli 8 (5,52 Euro) ai 12 AUD (8,20 Euro)… Slainte! ;D
Giorno 149
Il programma di oggi prevede una passeggiata sul Mount Ainslie, un promontorio di poco più di 800 metri alle porte della città, in compagnia di Ella e Mariana, una sua amica brasiliana, conosciuta al pub la sera prima.
Il Mount Ainslie sorge alla fine del viale dove è situato anche il memoriale ai caduti, per cui dal centro città è raggiungibile anche a piedi. Il sentiero per raggiungere la cima del monte ed il suo punto panoramico è semplice e comodo e richiede meno di un’ora.
Dall’alto si ammirano la città e le pianure che la circondano. Per scendere imbocchiamo un altro sentiero dal lato opposto rispetto a quello da cui siamo saliti e più boscoso. Ed è proprio qui, dove meno ce lo saremmo aspettati e quando ormai pensavamo di aver perso le speranze, che ci imbattiamo in un gruppo di canguri “into the wild”. Ma che figata!
Sono un sacco e ci fissano in continuazione. Se proviamo ad avvicinarci alcuni cambiano di posizione saltellando, come a comporre una formazione. Chissà cosa pensano… noi sicuramente, di vedere dei canguri in libertà, a pochi passi dal centro di Canberra, non l’avremmo mai immaginato!
Ritornati in centro, raggiungiamo Shaun al pub dove lavora e qui salutiamo sia lui che Ella. Forse la prossima volta che ci riabbracceremo sarà a Dublino… intanto vi auguriamo tanta fortuna per i vostri progetti! 🙂
Giorno 150
Rientriamo a Sydney con il bus delle 11.00 di mattina ed alle 15.00 siamo a destinazione. Per l’ultima notte australiana abbiamo trovato ospitalità tramite couchsurfing nel quartiere di Surry Hills. Come dice il nome è irto di saliscendi e le salite con gli zaini sono belle toste!
Trascorriamo la serata con il nostro host che ci chiede parecchie informazioni sull’Europa, posto dove sogna da sempre di poter viaggiare. La nostra prossima meta invece è una terra delle meraviglie… la Nuova Zelanda!! Siate pronti a stupirvi!