Tikal e Flores
Diario di viaggio: 16 aprile 2017, Guatemala / Centro America.
Da Città del Guatemala arrivo a Flores verso le 7 del mattino dopo un viaggio notturno. La cittàdina sta ancora dormendo, un moto-taxi mi porta sull’isola di flores che è collegata da un ponte, dove è situato il centro storico, in mezzo al lago Peten Itza.
La città è indubbiamente caratteristica e merita una visita, una piccola Venezia guatemalteca tutta colorata. La mia priorità però è di cercare un modo per raggiungere Tikal oggi stesso. Non ho troppa voglia di negoziare quindi mi affido a un tour che mi viene a prendere direttamente in ostello.
Passa un pulmino e alle 9 sono già sulla strada verso la più famosa città Maya del Guatemala. Con un gruppo di ragazzi entriamo nel parco e giriamo per le maestose rovine di questa civiltà ancora ricca di misteri. Le sue piramidi si possono ancora scalare per avere delle panoramiche davvero spettacolari.
La peculiarità che mi piace di più, rispetto ad altre rovine Maya e che Tikal è completamente immersa e quasi del tutto nascosta dalla foresta, questo fattore fa si che l’Unesco gli ha riconosciuto una doppia eccellenza, naturale e culturale, unico esempio in America Latina.
Ho visto più animali qui che in tutto il mio viaggio e che animali! Ho visto un bellissimo tucano reale, coccodrilli, coati, pavoni scimmie urlatrici e tanti altri sparsi ovunque. Riesco a girare interamente il parco nonostante le sue grandi dimensioni, e quando mi reputo soddisfatto di quel che ho visto torno al pulmino.
Nel viaggio di ritorno ci fermiamo a vedere il lago Peten che al tramonto è da godersi come fanno quasi tutti su una tavola da surf, facendo Paddle. Tornati a Flores mi godo l’ambiente rilassato di questo isolotto di viaggiatori, da queste parti non passano molti turisti. Peccato esserci rimasto solo un giorno ma oggi andavo di fretta, devo raggiungere il Belize ho un appuntamento importante che mi aspetta.
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