Manuel Antonio
Diario di viaggio: 15 Marzo 2017, Costa Rica / Centro America
Se si viaggia in più di 3 persone bisogna prendere in considerazione per gli spostamenti di noleggiare un auto, conviene rispetto ai bus. Noi ci siamo affidati ad Alamo e abbiamo prenotato Una Toyota Yaris berlina che riconsegneremo al confine con il Nicaragua. Detto questo, ci mangiamo la solita empanada con jamon y queso per colazione e ci mettiamo subito alla guida.
Finestrino basso, braccio fuori ad accarezzare la brezza marina, musica da viaggio e buena vibra generale che serpeggia tra noi! risaliamo lungo la costa del Caribe fino a Limon ,dove inizia ad esserci tanto traffico. Il problema in Costa Rica non sono le strade ma i camion che vanno lentissimi!
Continuiamo lungo l’autostrada 32 che taglia in due il Parque Nacional Braulio Carrillio, sono talmente abituato a guidare in pianura Padana che mi pare surreale guidare in una foresta tropicale, all’interno di un canyon ricoperti da piante che quasi sfioro. Arriviamo nella capitale San Jose dove facciamo una pausa e proseguiamo nonostante stia già tramontando il sole.
Nei pressi del Parque Nacional Carara iniziamo a intravedere l’Oceano Pacifico, ma oramai si sta facendo buio e si vede ben poco. Dopo 10 ore di guida finalmente arriviamo a Manuel Antonio, poca gente per strada e poche scelte per dormire ci fermiamo all’ostello El Faro più che altro perchè ha un ampio parcheggio.
Entrare nel Parque Nacional Manuel Antonio costa 16$. Per quanto i Colones siano le banconote più belle e colorate che mi siano capitate sotto mano ritengo che sia un esagerazione pagare cosi tanto per un parco naturale che per principio dovrebbe essere gratuito.
C’è da dire che ogni visita contribuisce direttamente alla conservazione delle risorse naturali della Costa Rica, poiché il 100% del reddito d’ingresso viene utilizzato dal Fondo per i parchi nazionali per finanziare tutte le aree protette del paese. Dunque non sono sorpreso: Sapevo che i prezzi sarebbero stati alti per noi backpakers e che il nostro budget sarebbe stato messo a dura prova.
Per quanto riguarda il parco, niente da dire è una autentica meraviglia. Otre a crogiolarsi in una delle più belle spiagge che abbia mai visto, si può fare il bagno in un mare cristallino e incredibilmente caldo. Quando ci si stanca del sole si può camminare nei sentieri costruiti apposta per ammirare tutta la biodiversità di questo parco che raggiunge picchi altissimi con la sua foresta tropicale che si snoda tra pozze d’acqua e cascate.
Ma quello che lascia veramente a bocca aperta è il numero di animali che popolano questo ecosistema. Scimmie cappuccine, cervi, iguane, centinaia di uccelli, strane rane dagli occhi rossi, tucani e poi lui l’animale simbolo del Costa Rica il bradipo.
Quel che mi ha veramente impressionato sono i granchi con una strana testa viola e le zampe rosse che a migliaia hanno invaso i sentieri verso sera, una marea di crostacei che si scansava solo con il mio passaggio, per un attimo credevo volessero divorarmi. Infine Non mi era mai capitato di vedere delle scimmie mentre sono comodamente sdraiato in spiaggia non sai come comportarti soprattutto se ti guardano con fare minaccioso.
Insomma smaltita l’incazzatura iniziale per via del prezzo, il giudizio finale è positivo. Vale la pena sicuramente conoscere Manuel Antonio, anzi mi sarei fermato volentieri qualche giorno in più. Ci sono tante altre spiagge da vedere nella zona immacolate e gratuite.
Leave a reply