Dove abbiamo dormito
Cosa abbiamo visitato
Informazioni utili
Diario di viaggio
Dove abbiamo dormito
Riverside International Youth Hostel
Indirizzo: no.15, Changdi Street, Luju Road,510370, Fangcun, Guangzhou, China
Prezzo: 12,50 euro a notte /persona, camera doppia
Note: 10 minuti a piedi dalla fermata della metropolitana Fangcun. Zona tranquilla con vista sul fiume ed imbarcadero.
Wi-fi non funzionante in camera e lento nella common room.
Mondeando approva con riserve.
Las Vegas Guest House
Indirizzo: Flat C4, 15th Floor, Block C, Chungking Mansion, 36-44 Nathan Road, Hong Kong, Tsim Sha Tsui, Hong Kong.
Prezzo: 15,00 euro a notte /persona, mini appartamento 10mq.
Note: Ottima posizione, bazar divertente al piano terra.
Ottima connessione Wi-Fi.
Mondeando approva!
Cosa abbiamo visitato
Canton: Quartiere Fangcun ed il lungo fiume Zhujiang
Canton: Beijing Road
Canton: Parco del popolo, parco Yuexiu, parco Liuhuahu
HK: Tsim Sha Tsui
HK: Isola Hong Kong
HK: Victoria Peak
HK: Tian tan Buddha
Informazioni utili
Canton (Guangzhou per i cinesi) ha un agglomerato urbano di circa 12,7 milioni abitanti, è la terza città della Cina per popolazione (Shanghai e Pechino in testa). Canton è inoltre al centro della Pearl River Delta Mega City, la più grande area metropolitana del mondo, con 46,5 milioni di abitanti!
La città di Hong Kong è uno stato autonomo dopo aver raggiunto l’indipendenza dal Regno Unito dal 1997. Il territorio copre una superficie di 1.104 kmq ed è composto dall’isola di Hong Kong, dalla penisola di Kowloon, dai Nuovi Territori e da più di 200 isole in mare aperto, la più grande delle quali è Lantau. Il porto naturale della città, Victoria Harbour, è noto per la sua considerevole profondità. Per i cittadini dell’unione Europea entrare ad Hong Kong è molto semplice: il visto è rilasciato gratuitamente in dogana ed ha durata di 3 mesi. La valuta locale è l’Hong Kong Dollar (HK$) con un cambio di 1€ = 8,5 HK$ circa. È una delle valute più scambiate al mondo.
Diario di viaggio
Giorno 25
Sono le 07.00 di mattina del 10 di Maggio 2016. Prepariamo lo zainone, facciamo un’energica colazione con pancakes e ci incamminiamo verso la stazione degli autobus. Dopo un paio di chilometri raggiungiamo la stazione ferroviaria di Guilin, la fermata del bus si trova proprio di fronte. Prendiamo l’autobus numero 22B con destinazione Guilin West.
Il viaggio è molto scomodo, il bus è strapieno di persone, manca l’aria e le strade sono dissestate, una vera meraviglia ;-). Dopo un’ora finalmente giungiamo alla stazione ferroviaria… che sollievo!
Ore 11.55: il treno parte puntuale per Canton ed arriva a destinazione alle 14.59. Il paesaggio del viaggio non è un gran che, irto di palazzoni, oscurato da un cielo grigio e bassa visibilità (probabilmente smog, un problema davvero ingente in tutto il paese).
Arrivati a Canton ci accorgiamo che la città è enorme! Questa volta siamo un po’ più disorganizzati del solito e non sappiamo dove andare per raggiungere l’ostello :). Iniziamo perciò a guardarci intorno in stazione per cercare indicazioni e troviamo il banco informazioni ( “Enquiry” in Cina). Qui ci indicano il percorso da seguire con la metro: 12 fermate di linea 2 e 5 di linea 1 fino alla fermata Fangcun, luogo dell’ostello. Scopriamo da dove origina l’espressione “mandare qualcuno a Fangcun” 😀
Il sistema in metropolitana è veramente molto efficiente: i classici biglietti sono stati sostituiti con dei gettoni RFID, ovvero wireless, ed i prezzi sono molto economici (si spende dai 2 ai 6 Yuan in base alla tratta, quindi al massimo poco più di un euro).
Fuori dalla metro incontriamo un francese e scopriamo con piacere che alloggia nel nostro ostello, così facciamo la strada con lui. 🙂
Posati gli zaini usciamo per un giro del quartiere di Fangcun, e passeggiamo lungo il fiume Zhujiang. Abbiamo la sensazione di essere ad “Igea Marina” fuori stagione: ci sono tanti alberghi e tante strutture atte ad accogliere turisti, completamente deserte. Poco male, entriamo in un ristorantino tipico ed assaggiamo un po’ di specialità locali della cucina cantonese: Spaghetti alla piastra e riso con pollo. Approvati!
Giorno 26
Ci svegliamo di buon’ ora e decidiamo di andare a visitare il centro della città. Con soli 2 Yuan di metropolitana (0,30 cent) arriviamo a Bejing road, una delle vie pedonali del centro. L’atmosfera è molto bella; già di prima mattina le vie sono piene di persone che camminano e fanno shopping. Volendo raggiungere la città di Hong Kong il giorno successivo, decidiamo di acquistare ora i biglietti del bus e dopo aver chiesto informazioni ci indicano l’hotel “Li Du”, su Bejing road, che vende biglietti al costo di 100 Yuan (14,00 euro) a persona, per circa 200 km di tratta. Nel centro si possono visitare il “parco del popolo”, sede dell’antico ufficio amministrativo della città, molto verde e ben tenuto e il “parco Yuexiu” con le sue colline splendide dove la gente fa esercizi di meditazione. Infine il “parco Liuhuahu” con i suoi laghi, luogo prediletto dagli sportivi per jogging ed allenamenti.
Canton è una città molto commerciale ed è diffusa un tipo di vendita molto aggressiva. Lo si vede soprattutto dal quartiere pedonale Shangxiajiu, dove i dipendenti dei negozi richiamano vistosamente i passanti applaudendo, gridando o utilizzando microfoni ed impianti stereo! (Napoli docet? NdR)
La sera torniamo nel quartiere Fangcun dove ci servono la cena più buona di tutta la Cina: melanzane con riso e “contorno” di carne! Veramente eccellente.
Giorno 27
Colazione in ostello e ci dirigiamo verso l’hotel China, vicino Yuexiu Park, il punto di racconta del bus che ci porterà fuori dal territorio cinese. Si può raggiungere facilmente con la metro, sempre al costo di 2/3 yuan a persona. La nostra prenotazione è per il bus delle 12.00 ma essendo arrivati con anticipo ci fanno salire sul bus precedente, delle 11.30, che aveva ancora qualche posto libero. Alle 13.00 arriviamo in dogana e scesi dal bus raggiungiamo la frontiera a piedi. I controlli durano una mezz’ora circa (ritiro carta di uscita cinese, compilazione carta di ingresso di Hong Kong, timbro sul passaporto) ed all’uscita ci accorgiamo che il nostro bus non ci ha aspettato ed è ripartito, il marrano! Fortunatamente scopriamo che la stessa compagnia organizza un servizio di navetta dalla dogana al centro con bus in partenza ogni mezz’ora, quindi abbiamo potuto prendere il bus successivo, per la stessa destinazione e senza pagare un sovrapprezzo.
L’arrivo ad Hong Kong è alle ore 15.00, vicino al Metro Park Jotel, una zona bruttissima, fitta di palazzoni alti, smog, traffico.. ci manca Como!
Non ci lasciamo scoraggiare dal primo impatto e raggiungiamo il nostro alloggio: “Chungkin Mansion” in pieno quartiere Tsim Sha Tsui, uno dei posti più centrali della città.
Per arrivarci utilizziamo la metro che troviamo anche qui molto comoda ed efficiente. I prezzi sono in linea con quelli della Cina continentale e alle biglietterie automatiche è presente del personale che in ottimo inglese fornisce assistenza.
L’alloggio è incredibile: si trova all’interno di un blocco di palazzoni alti 20 (forse 30) piani l’uno. All’entrata veniamo assaliti da venditori di varie nazionalità che propongono un po’ di tutto: stanze d’albergo, orologi, chincaglierie, perfino droghe. Defilarsi non è difficilissimo, ma bisogna tenere i nervi saldi. Il piano terra della Mansion è un mega bazar dove tutto è in vendita: dal cibo (principalmente turco e indiano) a telefoni e schede telefoniche, vestiti, zaini, borse… praticamente si potrebbe comprare tutto quello di cui si ha bisogno senza uscire mai all’esterno.
La nostra stanza è molto piccola, circa 10 mq incluso bagno, senza finestre… dicono sia lo stile di Hong Kong, non ci rimane che adattarci. In compenso la connessione internet è molto veloce (fibra ottica) e finalmente possiamo usare Google ed i social network! 🙂 Non abbiamo sentito tanto la nostalgia di Facebook e affini, ma la mancanza di Google è stata veramente forte, soprattutto Google Maps. La serata trascorre con una visita del quartiere Tsim Sha Tsui, una cena a base di noodles istantanei ed un paio di birre.
Giorno 28
Ci svegliamo belli carichi e decidiamo di visitare l’isola di Hong Kong. Ci incamminiamo verso il molo ed al prezzo di 2 HK$ /cad (20 centesimi) raggiungiamo l’isola con il battello.
Ci perdiamo per le vie della città, dopo un paio d’ore di girovagare dentro e fuori i palazzoni che compongono il famoso skyline decidiamo di raggiungere il “Victoria Peak”, la collina più alta della città. Saltiamo sul tram turistico al costo di 83 HK$ (10 Euro) per persona, in alternativa si può salire anche a piedi. Arrivati in cima alla collina lo spettacolo non ripaga però il prezzo del biglietto: il cielo è grigio ed il paesaggio è coperto da una fitta coltre di smog. Vento e l’acqua non tardano ad arrivare (come dicevano in quel film? “potrebbe andare peggio… potrebbe piovere”). La collina è stata trasformata in una trappola per turisti dai prezzi stratosferici, di gran lunga superiori agli standard europei. Decidiamo di scendere e perderci nuovamente per le vie dell’isola… decisamente più nelle nostre corde.
Carino è anche il parco di Hong Kong, molto tranquillo e con una cascata all’interno. In una delle vie dell’isola troviamo un panettiere e mangiamo per la prima volta dopo 28 giorni del pane! Che soddisfazione!
Alle 19.00 circa lasciamo l’isola in direzione Tsim Sha Tsui e decidiamo di assistere allo spettacolo di luci e colori “Symphony of Lights” che si tiene ogni giorno al porto. Veramente pessimo: dei fasci di luce colorata lanciati in un cielo opaco e non così in sintonia con la musica, come invece viene descritto. La giornata finisce piuttosto in amarezza.
Giorno 29
Dedichiamo questo giorno alla visita del Tian Tan Buddha sull’isola di Lantau. Ci concediamo una mega colazione con Sandwich a base di burro e wurstel, noodles istantanei e tazzona di caffè per essere pronti al meglio.
Per arrivare al Tian Tan Buddha il metodo più economico consiste in:
– metropolitana da Tsim Sha Tsui fino a Tung Chung al prezzo di 19 HK$ / cad (2,00 euro circa)
– bus n°23 fino a Ndong Ping al prezzo di 27HK$ / CAD (poco meno di 3,50 euro)
Il viaggio in totale dura 2h. Attenzione alle code alla fermata del bus 23, che possono superare l’ora di attesa. È molto importante avere i soldi contati perché non viene dato il resto alla biglietteria del bus. Tra il piazzale della metro e quello dei bus, come alternativa, si può prendere una cabinovia ma i prezzi non sono affatto ragionevoli (250 HK$ /cad circa 30,00 euro).
Arrivati a Ndong Ping si percorre una lunga scalinata (268 gradini) per raggiungere il gigantesco Buddha, il secondo più grande al mondo. In cima lo spettacolo è degno di nota: oltre al Buddha sono presenti statue di altre divinità e la vista dal promontorio è appagante.
Scesi dal promontorio visitiamo il monastero Polin e la cittadina di Ndong Ping, la quale non è altro che un agglomerato di negozi per turisti… così decidiamo di ritornare alla base e concederci una cena a base di cucina turca ed indiana per un totale di 30HK$ (3,50 euro).
Giorno 30
Oggi è la giornata della partenza, si lascia lo stato di Hong Kong alla volta del Vietnam!
Il nostro volo è nel primo pomeriggio con la compagnia di bandiera, Hong Kong Airlines.
Per arrivare in aeroporto il metodo più economico consiste in:
– metropolitana da Tsim Sha Tsui fino a Tung Chung al prezzo di 19 HK$ / cad (2,00 euro circa)
– bus S64 dalla stazione degli autobus poco distante al prezzo di 3,60 HK$ / cad (0,40 euro circa).
L’alternativa al bus è il treno “airport express”, il quale ha prezzi decisamente superiori (60 HK$ circa per una decina di minuti di tratta).
Note sull’aeroporto:
l’aeroporto di Hong Kong è uno dei più grandi al mondo, con centinaia di gates di imbarco! Una volta effettuato il check-in, si raggiunge l’opportuna porta di imbarco attraverso una metropolitana interna… mai visto! Se desiderate imballare il bagaglio il servizio e l’imballaggio (disponibili al gate H, prima del check-in) sono molto scadenti e non è prevista alcuna assicurazione in caso di furto o smarrimento (50HK$ ad imballo, 6 euro circa).
Ci vediamo in Vietnam!
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